Il paesino di Borgo a Mozzano è adagiato sulla riva destra del fiume Serchio.
Lo scorrere del tempo è molto evidente nelle architetture del paese quali, le pievi romaniche, il famoso ponte della Maddalena, meglio conosciuto come Ponte del Diavolo. Proprio quest'ultimo per la sua particolarità architettonica è diventata l'attrazione più importante del paese. La costruzione del ponte è sempre stata un'incognita tanto che su di essa sono sorte molte leggende. Lo scrittore lucchese Nicola Tegrini, ci fornisce una sua versione sostenendo che il ponte fu costruito per il volere della Contessa Matilde di Canossa e che in seguito il condottiero Castrucco Castracani lo fece riparare poiché la struttura, col passare degli anni, si era indebolita. Secondo una delle leggende popolari più diffuse il ponte venne costruito da S. Giuliano (probabilmente S. Giuliano l'Ospitaliere, protettore dei viaggiatori), il quale, non riuscendo a terminare l'arco più alto, chiese aiuto al Diavolo che accettò di finire il lavoro in cambio dell'anima del primo passante che l'avesse attraversato. Quando quel mirabile costruttore ebbe terminato l'opera, S. Giuliano prese un cane e lanciandogli una focaccia lo attirò sopra il ponte. Il Diavolo, che stava aspettando la sua ricompensa, prontamente lo ghermì, ma resosi conto che non si trattava di un cristiano bensì di un animale, lo scaraventò a terra con tanta forza che fece un buco nel pavimento del ponte appena costruito.
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